Mobilità a impatto zero: forse ci siamo! L’Italia era rimasta l’unica nazione, tra quelle automobilisticamente rilevanti, a non avere un piano di sviluppo e sostegno per l’auto elettrica. Ora, per giunta con un provvedimento “bipartisan”, il mondo delle Istituzioni sta cercando di colmare finalmente questa lacuna. Appena prima delle vacanze d’agosto, le Commissioni Attività Produttive e Trasporti della Camera, riunite in seduta comune, hanno approvato un testo che unifica ben tre differenti proposte di Legge i cui primi firmatari erano rispettivamente i deputati Agostino Ghiglia (Pdl), Andrea Lulli (Pd) e Giuseppe Scalera (Pdl). Se, come annunciato dal presidente della Commissione Trasporti della Camera On. Mario Valducci, l’iter parlamentare sarà rapido e incisivo, già in autunno avremo una legge che permetterà la diffusione dei veicoli “zero emission” anche nel Belpaese.
Quali sono i punti cardine del Disegno di Legge unificato? In primo luogo che questo provvedimento stabilirà normative certe, omnicomprensive e di lungo periodo. Cioè consentirà ai costruttori di pianificare gli investimenti nelle nuove tecnologie e di ammortizzarli su più anni; ma anche ai clienti (in particolare quelli delle flotte aziendali, che costituiranno la parte più consistente delle immatricolazioni) di poter contare su incentivi economici di durata estesa (il provvedimento prende in considerazione l’arco temporale 2011-2017).
In secondo luogo i contributi all’acquisto sono di grande rilevanza economica (fino a 5.000 euro), ovvero allineati al top che viene erogato nel resto d’Europa. Infine, il disegno di Legge stabilisce un punto fermo sullo sviluppo delle infrastrutture, prevedendo bonus (sostanziosi) per la loro realizzazione. Senza opere infrastrutturali, infatti, l’auto elettrica non può diffondersi, ma rimarrebbe confinata a quote di mercato marginali (ossia attorno allo 0,01% attuale: da gennaio a luglio di quest’anno sono stte immatricolate soltanto 168 vetture elettriche).
Ecco alcuni dettagli del Disegno di Legge, che può essere scaricato integralmente cliccando qui: il contributo all’acquisto sarà variabile, con andamento discendente (5.000 euro per il 2011 e 2012, 3.000 per il 2013 e successivamente importi inferiori); è prevista la possibilità di detrarre i costi d’acquisto e di gestione in percentuale progressiva (ma sempre discendente), dal 100% al 45% negli anni dal 2011 al 2017; vi sono poi cospicui contributi per la realizzazione degli impianti di ricarica e di allacciamento alle reti energetiche.
Fonte: FleetblogShare